IN PELIZZA Percorsi di coesione e inclusione sociale

Ambito territoriale di riferimento

Il Rione Pelizza, ambito territoriale di riferimento del progetto, è la parte più periferica del quartiere ovest di Pavia, una porzione di città compresa tra via Abbiategrasso, la tangenziale, il raccordo autostradale Pavia-Bereguardo e la campagna: un’area al confine tra città e terreni coltivati, che comprende sia ville e villette di recentissima costruzione, sia condomini, sia caseggiati di edilizia residenziale pubblica costruiti a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso. 

Il quartiere, è stato costruito in modo disordinato, senza piazza, né scuola, né chiesa, collegato al resto della città tramite un sottopasso ciclopedonale.  Nel rione ci sono ampi spazi verdi, percorsi ciclabili e un solo piccolo supermarket.

Rione Pelizza è dunque “la periferia della periferia”, un’area ancora oggi piuttosto fragile con riferimento alla scarsità di luoghi e di occasioni di aggregazione aperti a tutti: manca una vera comunità di cittadini che vive il rione.

Area di intervento

Con questa iniziativa si intende rafforzare e consolidare un intervento sperimentale svolto negli anni scorsi in Rione Pelizza a valere sul progetto “Qualcosa di Nuovo sul Fronte Occidentale” finanziato da Fondazione Cariplo, progetto che ha permesso di avviare i primi passi nelle attività di animazione, nella realizzazione di attività di aggregazione tra cittadini, nella rigenerazione e nell’uso positivo di spazi, ma che ha bisogno di ulteriori energie per potenziare e consolidare i risultati, dando vita a un Patto di collaborazione stabile tra Comune di Pavia, organizzazioni del privato sociale e cittadini, finalizzato alla gestione sinergica e positiva dei luoghi del rione a fini sociali, ricreativi, culturali e comunitari.

Nel quartiere Pelizza i punti di forza non mancano. Hanno sede qui un edificio a ferro di cavallo che fa da cornice a un grande cortile: il Centro Civico con uno sportello comunale decentrato, la Biblioteca di quartiere, uno spazio sociale e ricreativo per anziani gestito da una associazione di promozione sociale. È presente il Comes, un Centro Giovanile aperto al pomeriggio e che potrebbe diventare un punto di riferimento di adolescenti e famiglie. Sono presenti un parco giochi e un campo da calcio.

Questi luoghi sono attualmente sottoutilizzati e poco valorizzati dai cittadini, poco vissuti come spazi comunitari e lasciano ai margini gli abitanti dei circostanti caseggiati popolari, alloggi di edilizia residenziale pubblica, case e villette a schiera.

L’intento è proprio quello di valorizzare la presenza dei centri di aggregazione e degli spazi sopra descritti per attivare, potenziare e consolidare collaborazioni concrete tra cittadini e organizzazioni.

Nell’ambito di queste collaborazioni, gli abitanti e le organizzazioni sociali diventano protagonisti, ideatori e attori di progetti per migliorare il quartiere.

Nel corso del progetto intendiamo realizzare un mix di attività che si configurano come un vero e proprio Laboratorio Sociale e Culturale:

  • realizzare attività effimere che consentano a cittadini, organizzazioni sociali e Comune di sperimentare la collaborazione concreta nell’uso degli spazi (merende di rione, incontri di caseggiato, picnic comunitari, feste, laboratori per bambini e per adulti, concorsi fotografici, partecipazione organizzata a eventi cittadini);
  • realizzare attività di manutenzione e rigenerazione di spazi (giornate di pulizia, attività di manutenzione, laboratori di autocostruzione);
  • sperimentare orari e modalità di apertura degli spazi (figure di educatori e animatori in Comes e in Biblioteca che favoriscono maggiore presenza apertura?)
  • sperimentare attraverso percorsi di inclusione, che coinvolgono tre-quattro cittadini del rione, tirocini finalizzati a sperimentare la figura di “giardiniere del rione”: pulizia di spazi verdi comuni, apertura chiusura del parchetto giochi per bambini e famiglie del quartiere

Le attività previste si snodano attraverso un percorso articolato, che mira a consolidarsi nel tempo realizzando attività via via più complesse.

Obiettivi specifici e i risultati attesi

Il progetto intende agire sull’abbandono, sulla separatezza, sul degrado, sull’anonimato, sulla mancanza di senso di appartenenza e sulla disgregazione e il conflitto che caratterizzano oggi il quartiere Pelizza per costruire, nel corso della progettualità, qualcosa di nuovo a valere su tre direttrici di lavoro:

Legami tra le persone e il contesto e gli spazi di vita
a. Nuovi spazi e luoghi (oggi abbandonati, degradati, sotto o male utilizzati) rifunzionalizzati e restituiti alla fruizione pubblica, attraverso la partecipazione attiva di gruppi di abitanti
b. Nuove forme di adozione e autogestione da parte dei cittadini degli spazi e dei luoghi rifunzionalizzati
c. Nuova immagine del quartiere, condivisa dai suoi abitanti giovani e anziani, vecchi e nuovi.

Legami tra le persone
a. Nuove forme di aiuto e di mutuo aiuto tra cittadini, attraverso l’accompagnamento e il rafforzamento di gruppi auto-organizzati e impegnati, su base volontaria, in attività finalizzate al benessere proprio e degli abitanti del quartiere
b. Nuove forme di auto-organizzazione e partecipazione per la realizzazione di “imprese collettive” quali eventi, feste, spettacoli, produzioni varie.

Legami tra le diverse realtà della comunità locale
a. Nuove forme di collaborazione tra cittadini e realtà organizzate del terzo settore attraverso la co-progettazione di luoghi, eventi, iniziative
b. Nuove forme di dialogo e collaborazione tra cittadini e Comune di Pavia, attraverso la collaborazione nella progettazione/promozione di eventi e iniziative e nella rifunzionalizzazione di luoghi e spazi pubblici
c. Nuove forme di dialogo e collaborazione tra residenti delle abitazioni in “edilizia popolare” e ALER, attraverso la collaborazione nella progettazione/promozione di eventi e iniziative da realizzare nell’ambito dei caseggiati
d. Nuove forme di collaborazione e crescita delle sinergie tra partner coinvolti nel progetto, organizzazioni della rete e gruppi di cittadini attivi, per rafforzare una cultura della collaborazione in quartiere, per realizzare le previste connessioni tra le Azioni di progetto, per favorire sinergie tra il progetto e le altre iniziative e servizi presenti in quartiere

PARTNER

• Centro Servizi Formazione s.c.s. (Capofila)
• Comune di Pavia (Settori: Politiche sociali e Cultura) Partner effettivo
• ALER di Pavia e Lodi – Partner associato
• Babele onlus – Partner effettivo
• Calypso aps – Partner effettivo
• Officina delle Arti aps – Partner effettivo
• Associazione Cazzamali aps – Partner associato
• Centro Servizi Volontariato – Partner associato
• ATS di Pavia – Partner associato